Spontaneo me, Natura,
il giorno amante, il sole che ascende, l’amico con cui sono felice,
il braccio del mio amico, che sbadatamente mi posa sull’omero, il pendio della collina inalbato dai fiori del sorbo,
lo stesso nel tardo autunno, toni rossi, gialli, lionati, purpurei, verde chiaro, verde scuro,
la ricca trapunta dell’erba, animali e uccelli, la sponda riservata allo stato naturale, le primitive mele, i ciottoli,
ammirevoli frammenti goccianti, la negligente lista di uno dopo l’altro, quando mi capita di chiamarli a me o di pensarci,
le vere poesie, (ciò che chiamiamo poesie essendo immagini appena,)
le poesie dell’intimità notturna, di uomini come me,
questa poesia pendula, timida e celata che sempre porto con me, che tutti gli uomini portano con sé[…].
Titolo della poesia
Spontaneità