Poesia di Salvatore Quasimodo Tutte le sere, quando gli ubriachi come stracci…

Tutte le sere, quando gli ubriachi
come stracci invetriti dalla pioggia,
pare s’appendano ai muri
e ragionano di cose molto gravi,
un colpo di tosse, rotto,
come qualcosa che gli altri
non amino d’udire, gela nel vicolo.

Non ti conosco, piccolo fanciullo;
ma su tutte le strade t’ho incontrato,
e pure tu l’hai visto, e hai pianto
pensandoti sua madre, pallida mercenaria,
camminatrice di dolore.

E hai pregato con me
che dolce fosse la notte
come una casa al sole:
– O primavera che, alla balza agreste,
annuvoli del pesco i nudi rami,
dammi un poco d’azzurro per la veste
d’un bambino, e due stelle per ricami.

Titolo della poesia

Vestire Gesù

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