Eccoti un canto che sa d’acque sorgive
tra i narcisi e le mammole di bosco,
su cui il vilucchio si china ad ascoltare
il fruscio della polla che si scioglie
nella conca di ghiaia candida e turchina;un’offerta di sole mattutino
ai semi che salgono negli orti
e già verzicano in boccio,
alle marze che gemmano sugli alberi d’acherdo,
alla calbigia ed alla lupinella
su cui l’allodola precipita zirlando.Un canto: una stella d’azzurro che consuma
nel cuore d’una lampada
ch’ha l’olio solo per l’ora della semina.Che non c’è luce che basti per raccogliere
né ginestre, né bacche di ginepro,
se non t’accosti alla terra che ti chiama
con la voce del fiore su cui il frutto allega,
se non senti il respiro delle rose
che al sole si spogliano su l’acque
curvando i petali in piccole conchiglie.
Titolo della poesia
Offerta