Camminava su di un piede senza sapere dove posare l’altro. All’angolo della strada il vento spazzava la polvere e la sua bocca avida ingoiava tutto lo spazio.
Si mise a correre sperando di volar via da un momento all’altro, ma sul bordo del ruscello il selciato era umido e le sue braccia che battevano l’aria non l’hanno potuto trattanere. Nella caduta capì ch’egli era più pesante del suo sogno e amò, poi, il peso che l’aveva fatto cadere.
Titolo della poesia
Il sapore del reale