Poesia di Carlos Drummond de Andrade Ora ne ricordo uno, prima ne ricordavo un altro…

Ora ne ricordo uno, prima ne ricordavo un altro.

Verrà un giorno in cui nessuno sarà ricordato.

Allora nello stesso oblio si fonderanno.
Una volta ancora la carne unita, e le nozze
che in se stesse si compiono, come ieri e sempre.

Poiché eterno è l’amore che unisce e separa, e eterna la fine
(era già cominciata, prima di essere), e siamo eterni,
fragili, nebbiosi, balbuzienti, frustrati: eterni.

E anche l’oblio è ricordo, e lagune di sonno
sigillano col loro negrume ciò che amammo e fummo un giorno,
o che mai fummo, ma che anche così brucia in noi
come la fiamma che dorme nei ciocchi buttati nella legnaia.

[da “Chiaro Enigma”, 1951]

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Permanenza

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