Incipit di “Storia della decadenza e caduta dell’Impero Romano”, di Edward Gibbon Nel secondo secolo dell’Era cristiana, l’Impero…

Nel secondo secolo dell’Era cristiana, l’Impero di Roma comprendeva la parte più bella della Terra, e la porzione più civile del genere umano. Il valore, la disciplina, e l’antica rinomanza difendevano le frontiere di quella vasta monarchia. La gentile, ma potente influenza delle leggi e dei costumi aveva a poco a poco assodata l’unione delle province, i cui pacifici abitatori godevano ed abusavano dei vantaggi che nascono dalle ricchezze e dal lusso. Si conservava ancora, con decente rispetto, l’immagine di una libera costituzione; e l’autorità sovrana apparentemente risedeva nel Senato romano, il quale affidava agl’Imperatori tutta la potenza esecutiva del Governo. Nel felice corso di più d’ottant’anni, la pubblica amministrazione fu regolata dalla virtù e dalla abilità di Nerva, di Traiano, di Adriano, e dei due Antonini. In questo e nei due seguenti capitoli, descriveremo il prospero stato del loro Impero, ed esporremo le più importanti circostanze della sua decadenza e rovina, dopo la morte di Marco Antonino; rivoluzione che sarà rammentata mai sempre, e della quale le nazioni della terra tuttora si risentono.

Incipit

Storia della decadenza e caduta dell’Impero Romano

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