Incipit di “Secondo Libro di quel parlamento che fece Rafaello Hytlodeo de l’ottimo stato de la republica Utopiense”, di Thomas More La isola degli Utopii, larghissima, nel suo mez…

La isola degli Utopii, larghissima, nel suo mezzo si stende dugentomila passi e per lungo tratto non si stringe molto, ma ver la fine d’amendue i capi si va ristringendo, i quai piegati in cerchio di cinquecentomila passi, fanno l’isola in forma de la nuova luna. Questi suoi corni dal mare combattuti sono distanti uno da l’altro circa undeci miglia, e il mare, tra queste braccia dai venti difeso, fa come un piacevol lago e commodo porto, di onde per suo bisogno manda le navi agli altri paesi; la bocca da una parte con guadi e secche, da l’altra con aspri sassi, mette spavento a chi pensasse d’entrarvi come nimico. Quasi nel mezzo di questo spacio è un’alta rupe, la quale per ciò non è pericolosa, sopra la quale in una torre da loro fabricata tengono il presidio; molte altre rupi vi sono nascoste e perigliose.

Incipit

Secondo Libro di quel parlamento che fece Rafaello Hytlodeo de l’ottimo stato de la republica Utopiense

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