Incipit di “Redivivi S.p.A.”, di Philip K. Dick Era notte inoltrata quando l’agente Joseph Tinb…

Era notte inoltrata quando l’agente Joseph Tinbane, passando con la sua aerovettura di pattuglia nei pressi di un cimitero estremamente piccolo e fuori mano, udì dei suoni lamentosi e ben noti. Una voce. Salì subito di quota superando gli appuntiti pali di ferro del malandato recinto del cimitero, discese all’estremità opposta, e si mise in ascolto.
La voce, soffocata e debole, diceva: “Sono la signora Tilly M. Benton, e voglio uscire. C’è nessuno che mi sente?”.
L’agente Tinbane puntò i fari. La voce proveniva da sotto l’erba. Come aveva supposto, la signora Tilly M. Benton era sottoterra. Impugnò il microfono della radio di bordo e disse:
“Sono al cimitero Forest Knolls (mi pare che si chiami così) e ho qui un 1206. Sarà meglio inviare un’ambulanza con una squadra di scavo: dal tono della voce, mi pare un caso urgente”.

Incipit

Redivivi S.p.A.

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