Il ragazzino lacero, appena sceso dall’omnibus, s’avvicinò all’uomo che stava spalancando il grande cancello.
“Scusi, signore… È questa Plumfield?”
“Sì giovanotto. Ti manda qualcuno?”
“Il signor Laurence. Mi ha dato una lettera per la signora Bhaer.
“E allora entra, coraggio. Va’, consegna la lettera e vedrai che sarai ricevuto con tutti gli onori.
Il tono dell’uomo era bonario e il ragazzino, incoraggiato da quelle parole gentili, s’incamminò di buono passo sotto la pioggerella primaverile che bagnava l’erbetta e le prime gemme che ammiccavano sui rami degli alberi.
Incipit
Piccoli uomini