Mentre attendeva che Madame de Malrive s’infilasse i guanti, John Durham sostava nel vano del portone guardando oltre Rue de Rivoli la luminosità pomeridiana dei giardini delle Tuileries.
I suoi soggiorni in Europa erano abbastanza rari da mantenere indenne la freschezza dell’occhio e sempre lo colpiva di nuovo lo spettacolo vasto e magistralmente ordinato di Parigi: quell’aria di essere stata progettata con audacia e ponderatezza come uno sfondo al godimento della vita, invece di trovarsi costretta a far concessioni di malavoglia agli istinti festaioli, oppure a barricarvisi contro in uno squallido oscurantismo, com’era il caso della sua deplorevole New York.
Incipit
Madame de Treymes