Signor canonico,
Ho letto con vera compunzione la garbatissima lettera scrittami da V. S. in difesa del Tiraboschi. Non avrei mai creduto che quel mio breve cenno nel numero 21 del Conciliatore, ov’io rinfaccio al Tiraboschi penuria di filosofia, dovesse recar tanta offesa alla coscienza letteraria d’alcuni fra’ miei concittadini. Me ne duole infinitamente, e sento purtroppo che il torto è tutto mio.
Incipit
Lettera di Grisostomo al molto reverendo signor canonico don Ruffino