Incipit di “L’acchiappasogni”, di Stephen King SMAG Era diventato il loro motto, e Jonesy prop…

SMAG Era diventato il loro motto, e Jonesy proprio non si ricordava chi di loro avesse cominciato a dirlo per primo. ‘Render pan per focaccia è una stronzata’ era stata una sua creazione. ‘Fanculo, Freddy’ e un’altra serie di oscenità ben più colorite erano un parto di Beaver. Henry era stato quello che aveva imposto ‘Tutto andrà come vorrà’, il genere di cazzata zen che piaceva a lui, fin da quando erano bambini. Ma che dire di Smag? chi aveva avuto quella pensata?
Poco importava. Ciò che contava è che avevano creduto alla prima metà della sigla quando erano un quartetto e a tutta quand’erano in cinque, e poi alla seconda metà quando erano ridiventati quattro. Fu allora che i tempi divennero più cupi. Le giornate ‘Fanculo, Freddy si fecero più frequenti. Se ne rendevano conto senza sapere il perché. Sapevano che qualcosa non tornava – o perlomeno che c’era c’era qualcosa di diverso– ma non capivano esattamente che cosa. Sapevano di essere intrappolati, ma non in che modo. E tutto questo molto prima delle luci nel cielo. Prima di McCaarthy e Becky Shue.
Smag: talvolta è solo un modo di dire. E talvolta non credi in nulla al di fuori dell’oscurità. E allora come procedi?

Incipit

L’acchiappasogni

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