Era una giornata d’autunno triste e piovigginosa, e Jill Pole piangeva a dirotto dietro la palestra. Piangeva, la poverina, perché erano stati prepotenti con lei.
Ora, dal momento che la storia che sto per raccontarvi non ha niente a che vedere con la scuola, vi darò solo qualche piccola informazione sull’Istituto di Jill: il che, detto fra noi, non è un argomento piacevole.
Incipit
La sedia d’argento