“Ostacolo imprevisto. Pregoti rinviare tua venuta a fine mese. Anna.”
Lungo tutto il tragitto, dalla stazione londinese di Charing Cross fino a Dover, le parole di questo telegramma avevano seguitato a martellare negli orecchi di George Darrow, risuonandovi in mutevoli toni d’ironia: ora quelle comunissime sillabe crepitavano come una scarica di fucileria, ora gli colavano a una a una nel cervello, in un lento e freddo stillicidio, ora invece frullavano come dadi gettati per gioco da un demone malizioso; finché, sceso alla stazione di Dover, ritto sulla banchina spazzata dal vento, di faccia al mare adirato, presero a balzargli contro, come scagliate dai flutti, pungendolo e accecandolo con rinnovata furia e derisione.
Incipit
La scogliera