Incipit di “La fata Morgana”, di Ippolito Pindemonte Temira, udisti mai la meraviglia, Che nel Sicul…

Temira, udisti mai la meraviglia,
Che nel Siculo mare a i giorni estivi
Tra il lito di Messina e quel di Reggio
Il fortunato passeggier consola?
Su la cetra io l’ho posta; odila: quando
L’ora, e il loco al cantar ne invita, e quando,
Come tutto è quaggiù mutabil cosa,
Più di me non ti piace ormai che il canto.

Incipit

La fata Morgana

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