Già vinta dell’inferno era la pugna,
E lo spirto d’Abisso si partia,
Vôta stringendo la terribil ugna.
Come lion per fame egli ruggia
Bestemmiando]’Eterno, e le commosse Idre del capo sibilar per via.
Allor timide l’ali aperse e scosse
L’anima d’Ugo alla seconda vita, Fuor delle membra del suo sangue rosse.
E la mortal prigione, ond’era uscita,
Subito indietro a riguardar si volse,
Tutta ancor sospettosa e sbigottita.
Ma dolce con un riso la raccolse,
E confortolla l’Angelo beato,
Che contro Dite a conquistarla tolse.
Incipit
In morte di Ugo Bass-Ville