Era nato in un rifugio antiaereo e il suo primo vagito era stato soffocato dal sibilo delle bombe, dal boato dei muri che crollavano e dal crepitio della mitraglia che straziava il cielo.
Aveva studiato in una scuola di campagna, dove si insegnava A come Antiaerea e V come Vittoria. Sapeva che i bombardieri Vickers Wellington erano volati fino in Cina senza scalo. Ma nessuno aveva mai pensato di raccontargli di un tipo con una caravella che si era spinto non meno lontano, anche se in direzione opposta, un certo Cristoforo Colombo.
Incipit
Il tenente