Incipit di “Il Lume dell’intelletto”, di Ian Fleming James Bond si trovava a quattrocentocinquanta m…

James Bond si trovava a quattrocentocinquanta metri dal bersaglio, nel famoso poligono di tiro Century, a Bisley.
Sul paletto bianco piantato nell’erba accanto a lui era segnato il numero 44 e lo stesso numero era ripetuto in cima al monticello di terra dietro l’unico bersaglio, un quadrato di circa due metri di lato che a quella distanza, e nella foschia della tarda estate, sembrava non più grande di un francobollo. Ma il telescopio di Bond, uno Sniperscope a lenti infrarosse fissato sulla canna del suo fucile, inquadrava l’intero obiettivo. Riusciva persino a distinguere assai chiaramente i colori azzurro e beige del bersaglio; il centro semicircolare di quindici centimetri appariva simile alla mezzaluna che, sulla lontana cresta di Chobham Ridges, cominciava a sorgere in un cielo che andava facendosi sempre più cupo.

Incipit

Il Lume dell’intelletto

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