Incipit di “Il flauto nel bosco”, di Grazia Deledda Per sfuggire, o tentare almeno di sfuggire ad u…

Per sfuggire, o tentare almeno di sfuggire ad una infelicità che la sorte le aveva mandato gratis, la giovine donna se ne procurò un’altra al prezzo di lire sei mila.
Sei mila lire per due mesi d’affitto di una villa in una stazione climatica di lusso non è molto: il guaio è che la stazione climatica era lontana tre chilometri, e la villa si riduceva ad una casetta bella di fuori con la sua brava torre merlata e la loggia di marmo, e dentro una topaia senza luce, senza acqua, col nido della civetta nella terrazza, le pareti schizzate di zanzare morte, e una temperatura da fornace.

Incipit

Il flauto nel bosco

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