Incipit di “Il colosso di Maroussi”, di Henry Miller Non sarei mai andato in Grecia se non fosse sta…

Non sarei mai andato in Grecia se non fosse stato per una ragazza chiamata Betty Rayan, che abitava nella mia stessa casa, a Parigi. Una sera, davanti a una coppa di vino bianco, cominciò a parlare di ciò che aveva visto nei suoi vagabondaggi per il mondo. Io la ascoltavo sempre con molta attenzione, non solo perché le sue esperienze erano insolite, ma perché quando parlava dei suoi vagabondaggi pareva dipingerli: tutto ciò che descriveva mi restava nella memoria come tele di un maestro. Quella sera, fu una conversazione piuttosto speciale, la nostra: avevamo cominciato a parlare della Cina e della lingua cinese, che ella s’era accinta a studiare. In breve fummo nell’Africa Settentrionale, nel deserto, fra popolazioni di cui fino a quella sera avevo sempre ignorato l’esistenza.

Incipit

Il colosso di Maroussi

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