Incipit di “Il circolo Matarese”, di Robert Ludlum I tre Magi d’Oriente noi siamo, Doni rechiamo g…

I tre Magi d’Oriente noi siamo,
Doni rechiamo giungendo da lontano…
I cantori di carole si pigiavano all’angolo formando un gruppetto, battevano i piedi, agitavano le braccia, e le loro voci giovanili penetravano l’aria gelida della notte tra i suoni aspri del clacson delle automobili, i fischietti della polizia e le melodie metalliche della musica natalizia squillata dagli altoparlanti dei negozi. Il traffico ringhiava, la nevicata era fitta e costringeva le orde di acquirenti dell’ultimo momento a farsi schermo agli occhi. Ciò nonostante, riuscivano a scansarsi a vicenda e ad evitare altresì le sobbalzanti automobili e i mucchi di neve bagnata. Le gomme slittavano sulle strade bagnate, gli autobus si sfioravano, separati da pochi centimetri, con un susseguirsi esasperante di partenze e fermate, e le campanelle degli uomini camuffati da Babbo Natale insistevano con i loro incessanti, sebbene futili, tintinnii.

Incipit

Il circolo Matarese

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