Quando al terzo di Marte orrido Ludo
Dal Brittannico roar sul congiurato
Istro discese fulminando il Sire
Delle battaglie, e d’atro nembo avvolta
Al fianco gli venia la provocata
Dal tedesco spergiuro ira del Cielo,
Sentì dali’alta Ercinia la procella
De’ volanti guerrieri il Bardo Ullino;
Ullino germe di forti, ed animoso
Cantor de’ forti, e dello spirto erede
Dell’indovina vergine Velleda,
Cui l’antica paura incensi offria
Nelle selve Brutere, ove implorata
L’aspra donzella con responsi orrendi
Del temulo avvenire apria l’arcano.
Incipit
Il bardo della Selva Nera