Incipit di “I ragazzi”, di Edith Wharton Il grande transatlantico sembrava incombere sui…

Il grande transatlantico sembrava incombere sui rimorchiatori che gli brulicavano attorno nella baia di Algeri, mentre Martin Boyne, dal ponte della passeggiata, guardava in basso, sulla folla dei passeggeri di prima classe che si spintonavano sulla passerella, le facce rivolte in su, inconsciamente esposte alla sua ispezione.
“Non c’è un’anima con cui riuscirò a parlare… come al solito!”
La fortuna di certi viaggiatori è incredibile. Basta loro salire su un treno o su un piroscafo per imbattersi in un vecchio amico o, meglio ancora, per farsene uno nuovo.

Incipit

I ragazzi

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