Figlia del vecchio cieco, a quale terra,
Antigone, siam giunti, a qual città,
di quali genti? All’errabondo Edipo,
di poverelli doni in questo giorno
offerta chi farà? Poco ei dimanda,
e meno ancor del poco ottiene: eppure
tanto mi basta: ché gli affanni e gli anni
lunghi, e la generosa indole, terza,
maestri a me, ch’io m’appagassi, furono.
Ma via, figlia, se tu vedi alcun seggio,
in luogo qual pur sia, profano o sacro,
fa’ ch’io mi fermi, ch’io mi segga. E poi,
chiediam che luogo è questo. Ospiti siamo:
ai terrazzani ci dobbiamo volgere,
e tutto ciò ch’essi diranno compiere.
Incipit
Edipo a Colono