Eccoti, Cajo, in Roma. Io qui non visto
Entrai protetto dalla notte amica.
Oh patria mia, fa cor, chè Gracco è teco.
Tutto tace d’intorno, e in alto sonno
Dalle cure del dì prendon riposo
Gli operosi plebei. Oh buoni, oh veri,
Soli Romani! Il vostro sonno è dolce,
Perché fatica lo condisce; è puro,
Perché rimorso a intorbidar nol viene.
Tra il fumo delle mense ebbri frattanto
Gavazzano i patrizi, gli assassini
Del mio caro fratello; o veramente,
Chiusi in congrega tenebrosa, i vili
Stan la mia morte macchinando, e ceppi
Alla romana libertà; né sanno
Qual tremendo nemico è sopraggiunto.
Incipit
Cajo Gracco