O mia compagna, o mia sorella, Ismene,
sai tu quale dei mali che provengono
da Edipo, Giove sopra noi non compia,
mentre siamo ancor vive? Oh!, nulla v’è
di doloroso, di funesto e turpe,
di vergognoso, che fra i mali tuoi,
fra i mali miei visto non abbia. E adesso,
qual bando è questo, che il signore, dicono,
fece or ora gridar nella città?
Lo sai? Lo udisti? O ignori tu che offese,
come a nemici, sugli amici incombono?
Incipit
Antigone