Incipit di “Aiace”, di Sofocle Sempre io t’ho visto, figlio di Laerte, che cer…

Sempre io t’ho visto, figlio di Laerte,
che cerchi qualche occasione cogliere
contro i nemici. Ed alle tende innanzi
or ti veggo d’Aiace, ove, all’estremo
del campo, e presso al mare ei l’ha piantate,
che vai braccando già da un pezzo, e cerchi
l’orme che impresse egli ha testé, se dentro
sia, se non sia, Bene ti guida un fiuto,
qual di cagna spartana: or ora Aiace
entrato è dentro, e di sudor la fronte
gronda, e le man’ di sangue intrise. Or, d’uopo
non è che tu da questa porta spii,
ma che dica perché giungi con tanta
fretta: io so tutto, e ammaestrar ti posso.

Incipit

Aiace

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