[Parlando dell’idea per una storia da scrivere]Si immagini una specie di rivolta della natura, con tutti i vulcani del mondo che esplodono uno dopo l’altro causando terremoti, squilibri atmosferici di tutti i tipi con grandini di fuoco e sconquassi irreversibili. Si immagini anche due storie romantiche tutte rivolte verso un passato di emozioni e di guai che si intrecciano confusamente nella memoria di vari personaggi. Bene, prima di tutti scompare, inghiottita dal mare, la California intera con Hollywood che precipita nei più profondi abissi, dove si merita di finire… L’azione comincia (e si sofferma) nella piazza principale di Taormina con un bar (il Mocambo o il Wunderbar ndr) che viene man mano sostituito da altri ambienti come la spiaggia, il rifugio e via dicendo. L’Etna è l’ultimo del vulcani a esplodere ma è il più violento, e per i personaggi della commedia non c’è via di scampo. Gli annunci ufficiali incoraggiano i cittadini a recarsi sulla spiaggia dove dovrebbero essere salvati dalla Marina, che però non arriva mai. Chi si reca laggiù può scegliere soltanto fra la colata di lava o il mare In tempesta. In tutti gli ambienti prescelti si diffonde il panico meno che nel bar (che è un po’ il posto più adatto per la «cultura» in Italia). Ma anche il bar alla fine rimane deserto, ad eccezione di un uomo che continua a bere, dato che gli hanno lasciato la scorta di alcool a portata di mano. È l’unica persona rimasta in vita – si immagina – in tutta la Terra.
Cit.
Intervista a Il Manifesto, 17 ottobre 1982