Guardavo[…]il bellissimo tramonto. Dai densi cumuli di nubi irrompevano raggi di luce e al centro, come un rosso tizzone ardente, il sole. Sotto, i campi di segale e il bosco. Gioia. E pensavo: no, questo mondo non è una finzione, non è solo la valle di prova e di passaggio a un mondo migliore e eterno, ma è uno dei mondi eterni, bellissimo e gioiso, e che noi non solo possiamo, ma dobbiamo fare più bello e più gioioso per chi ci vive con noi e per chi ci vivrà dopo di noi. (14 giugno 1894)
Cit.
I diari