Leggetemi, amanti, e riconoscendo qui meco i vostri errori, diventerete o più dotti ad amare o molto più prudenti a fuggire amore. E se leggendo forse qualche sospiro o lacrima vi tiene, siavi conforto poi che altrui ancora pruova quel che voi leggete. Né sia chi stimi conoscere amore, se può tutto leggermi senza qualche poco sospirare; ancora sarà chi me leggerà lacrimando. Ma provate, amanti, e meco scorgete quanto in voi possa amore. E credo imparerete qualche utilità a vivere amati e pregiati da’ vostri cittadini.
Incipit
Deifira