Citazione di Carlo Lucarelli – Lo sai cosa sei? – mi chiede. Se dice sei uno…

– Lo sai cosa sei? – mi chiede. Se dice sei uno sfigato giuro che le do una sberla.
– Chi sono? – chiedo, pronto, con la mano che mi frigge.
– Sei un fascista.
– Ma va’ là!
– No, no… sei un fascistone, davvero.
– Ma che cazzo dici? Mio padre era nel PCI dagli anni Sessanta, ha avuto anche dei guai a stare nella polizia. E io, bambina, io… tu non eri ancora nata che io aiutavo mia madre a chiudere i tortellini ai Festival dell’Unità.
Nikita mi guarda, fa una smorfia strana, poi stira le labbra, chiude gli occhi e mi ride sulla faccia. Una risata squillante, lunghissima, che finisce in un singhiozzo e la lascia con gli occhi velati di lacrime.
– Oh Dio… – ansima, – eri quasi un terrorista, davvero… – Ride ancora, più roca, di gola e io stringo i denti, soffiando fuori l’aria dal naso, incazzatissimo.

Cit.

Il giorno del lupo

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