Riccardo urla, Dove sei? Scatta in piedi e lo ripete a voce più bassa, Dove sei? Nell’ufficio non c’è nessuno. Riccardo si guarda intorno impaurito, colpa del risveglio improvviso, di un incubo da dormiveglia che riempie la stanza e scompare lentamente. Il contenitore di vetro pieno di caramelle è caduto dalla scrivania, il rumore amplificato dal silenzio della notte. Per terra vetri sparsi sul parquet chiarissimo, quasi bianco. Riccardo li schiaccia, dalla scrivania al terrazzo. Ha bisogno di aria.
E’ al terzo piano di una grande villa, costruita da centinaia di ragazzi al centro della Collina, il mondo che Riccardo ha creato. Da lì può averne una visuale ampia, quasi totale.
Incipit
La collina