Lettera di Ciro Menotti alla moglie Francesca Moreali Alle 3 ½ del 26 maggio 1831; Carissima moglie, …

Alle 3 ½ del 26 maggio 1831;

Carissima moglie,
La tua virtù e la tua religione sieno teco e ti assistino nel ricevere che farai questo mio foglio – Sono le ultime parole dell’infelice tuo Ciro – Egli ti rivedrà in più beato soggiorno – Vivi ai figli e fà loro da Padre ancora; ne hai tutti i riquisiti. – L’ultimo amoroso comando che impongo al tuo cuore è quello di non abbandonarti al dolore – Vincilo, e pensa chi è che te lo suggerisce e consiglia.

Non resterai che orbata di un corpo che pur doveva soggiacere alla sua fine – L’anima mia sarà come divisa teco da tutta l’eternità – Pensa ai figli e in loro seguita a vedervi il loro genitore, e quando l’età farà conoscere chi era dirai loro ch’era uno che amò sempre il suo simile –

Fò te l’interprete dell’ultimo mio congedo con tutta la famiglia: io mojo col nome di tutti sul cuore, e la mia Cecchina lo invade tutto.

Non ti spaventi l’idea dell’immatura mia fine giacche Iddio mi accorda forza e coraggio sin qui d’incontrarla come la mercede del giusto; mi farà la grazia fino al fatal momento –

Il dirti d’incamminare i figli sulla strada della virtù è dirti ciò che hai sempre fatto; ma dicendo poi loro che era tale l’intenzione del suo genitore crederanno di onorare e rispettare la mia memoria ancora ubbidendoti – Cecchina mia, prevedo le tue angoscio, e mi si divide il cuore alla sola idea. Non abbandonarviti: tutti dobbiamo morire – Ti mando l’ultimo pegno che mi rimane: dei miei capelli – danne in memoria alla famiglia.

Oh buon Dio! quanti infelici per mia colpa; ma mi perdonerete. Dò l’ultimo bacio ai figli; non oso individuarli perché troppo mi angustierei – tutti a quattro – e i genitori e l’ottima Nonna, la cara sorella e Ce­leste; insomma tutti vi ho presenti. Addio per sempre Cecchina; sarai sempre la madre de’ miei figli. In questo ultimo tremendo momento le cose mondane non sono più per me. Troveranno i miei figli e tu della pietà dopo la mia morte, più che ne sperassi vivendo – Speravo molto. Il Sovrano… ma non sono più di questo mondo – Addio con tutto il cuore – Addio per sempre. Ama sempre la memoria dell’infelice tuo

Ciro.

L’eccellente Don Bernardi che mi assisterà in questo terribile passaggio si sarà incaricato di farti avere queste ultime mie parole – Ancora un tenero bacio ai figli ed a te sino che vesto terrena spoglia. Agli amici ai quali può essere cara la mia memoria raccomanda loro i figli miei. Ma addio – addio eternamente.

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