Prassagora: Della tornita lampa occhio fulgente,
ora che appesa e bene in vista sei,
la tua sorte esporremo e i tuoi natali.
Poi che da figulino impeto espressa
col volubile disco, un rutilante
sole hai nel becco, dà con la tua fiamma
il convenuto segno. In te soltanto
fiducia abbiamo, e con ragion; ché pure
quando proviamo afrodisiache pose
nelle stanzucce nostre, e tu ne assisti;
né dai suoi Lari alcuno esclude mai
la tua pupilla, vigile dei corpi
agl’intrecci lascivi; e sola brilli
nei penetrali delle cosce arcani,
e il pel florido v’ardi. E quando l’arche
di pomi colme e del licor di Bacco
saccheggiamo, ne assisti; e non spettegoli
quanto con noi facesti, al vicinato.
Incipit
Ecclesiazuse