Gli uomini andrebbero applauditi e rimeritati con quel criterio che si suole adoperare cogli attori di scena, mentre non si applaude già a chi fa le parti di re o di regina, ma a chi fa bene la parte sua, ancorché sia di Figaro o di servetta. Se la stima prendesse misura dal merito, il bravo operajo e la buona massaja ne avrebbero quanto il poeta, lo scienziato e l’artista. Quando si comincierà a fare un po’ di giustizia in questo senso, Giovanni Comino avrà acquistato un doppio titolo di figurare a lato di Alessandro Manzoni. Questi disimpegnò benissimo la sua parte di letterato e di poeta; quello la parte di servo fedele.
Cit.
I primi anni di Alessandro Manzoni