Solamente un essere predestinato ha la facoltà di domandare ad un altro: «Qual è dunque il tuo tormento?». E non gli è data nascendo. Deve passare per anni di notte oscura in cui vaga nella sventura, nella lontananza da tutto quello che ama e con la consapevolezza della propria maledizione. Ma alla fine riceve la facoltà di rivolgere una simile domanda, nel medesimo istante ottiene la pietra di vita e guarisce la sofferenza altrui.
Cit.
Corrispondenza