Sono proprio io l’incaricato su questo giornale di tutti gli affari riguardanti l’Italia. La differenza con gli altri giornali è che noi abbiamo la fiducia del popolo che essi non hanno:
io persisto a paragonare la rivoluzione con la caduta dell’impero romano e non posso dimenticare che i barbari, costrinsero i vecchi proprietari dell’impero alla divisione delle terre.
sono stato di quelli che credono nel partito della fiducia e credo nella possibilità di una democrazia cristiana; idee generali che possono trionfare nel tumulto delle passioni.[Ad Alexadre Dufieux, Parigi, 31 maggio-2 giugno 1848]
Cit.
Lettere