Giacché non v’è confronto né proporzione tra il finito e l’infinito; qui non è lingua che possa proferir parola.
Cit.
“Aforismi 1561-1584” (Il Club di Milano, 2012)
Giacché non v’è confronto né proporzione tra il finito e l’infinito; qui non è lingua che possa proferir parola.
Cit.
“Aforismi 1561-1584” (Il Club di Milano, 2012)