[L’arte], poiché non nasce per opera di volontà, si sottrae altresì a ogni discriminazione morale, non perché le sia accordato un privilegio di esenzione, ma semplicemente perché la discriminazione morale non trova modo di applicarlesi.[…]. Altrettanto varrebbe giudicare immorale la Francesca di Dante o morale la Cordelia di Shakespeare[…], quanto giudicare morale il quadrato o immorale il triangolo.
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