Accadde in quell’estate torrida, quando le piogge scarse e la siccità ebbero nell’intero paese conseguenze così nefaste per il raccolto che la popolazione ne serbò ancora per anni un pauroso ricordo. Già nei mesi di giugno e di luglio erano caduti sui campi assetati solo pochi e brevi rovesci, ma ora, da quando il calendario segnava agosto, non era scesa nemmeno una goccia, e persino quassù, in quest’alta valle tirolese, dove io, al pari di tanti altri, avevo sperato di trovare refrigerio, l’aria color zafferano ardeva di fuoco e di polvere.
Incipit
La donna e il paesaggio