I personaggi fanno tutti parte di me stesso, nel bene e nel male. Soprattutto nel male, perché trovo che in uno scrittore – come in tutti, del resto – ci sono molti lati negativi che si vorrebbero nascondere. La differenza fra gli altri e lo scrittore è che lui, invece di nasconderli, deve farli venir fuori, i lati negativi, e farli crescere.
Cit.
Intervista a Il Manifesto, 17 ottobre 1982