Ciò che meglio in te scorgo,
non è il fatto che, quando procedi per le strade maestre della storia,
non offuscato dal tempo rifulge il guerriero spirito della vittoria,
o che occupasti l’ufficio che già fu di Washington, reggendo il paese in tempo di pace,
o che tu sei la persona che l’Europa federale festeggiò, attorno a cui si affollò venerabile l’Asia,
che il periplo compisti del mondo d’un passo uguale marciando alla pari coi re;
ma che passi in paesi stranieri, camminando accanto ai re,
quei re delle praterie d’Occidente, del Kansas, Missouri, Illinois,
i milioni dell’Ohio, dell’Indiana, compagni, cittadini, soldati, tutti in prima fila,
non visti compirono con te il periplo del mondo, d’un passo uguale marciando alla pari con te,
e vennero così giustificati.
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Ciò che meglio in te scorgo