A Ernest Falconnet
Mio caro Ernest,
dovrei dirvi che le vostre due lettere mi hanno fatto molto piacere? No, sarebbe una espressione troppo debole per descrivere il sentimento che prova un uomo quando il proprio amico gli apre il cuore e gli consente di leggervi dentro. La nostra amicizia non è mai stata in difficoltà. Le nostre anime sono come due giovani stelle che si levano insieme e si guardano l’una di fronte all’altra sull’orizzonte: un leggero vapore può passare tra esse e offuscarle per qualche ora, ma presto l’illusione si dissolve e riappaiono pure, intatte, brillanti l’una per l’altra e si riscoprono sorelle. Riconosco che ho avuto torto di pensare ciò che ho pensato e di scrivere ciò che ho scritto. Ma ascoltate, amico mio, l’amicizia è anche una vergine timida e gelosa.
Incipit
Lettere