Poesia di Pablo Neruda Sto segnando da tempo con croci di fuoco l’atla…

Sto segnando da tempo con croci di fuoco
l’atlante bianco del tuo corpo.
La mia bocca era un ragno che passava nascondendosi.
In te, dietro te, timoroso, assetato.

Storie da raccontarti sulla riva del crepuscolo
bambola triste e dolce, perché non fossi triste.
Un cigno, un albero, qualcosa di lontano e di felice.
Il tempo dell’uva, il tempo maturo e fruttifero.

Io che vissi nel porto da dove ti amavo.
La solitudine attraversata dal sogno e dal silenzio.
Rinchiuso tra il mare e la tristezza.
Silenzioso, delirante, tra due gondolieri immobili.

Tra le labbra e la voce, qualcosa va morendo.
Qualcosa con ali d’uccello, qualcosa d’angoscia e d’oblio.
Così come le reti non trattengono l’acqua.
Bambola mia, restano appena gocce che tremano.
Tuttavia qualcosa canta tra queste parole fugaci.
Qualcosa canta, qualcosa sale fino alla mia avida bocca.

Oh poterti celebrare con tutte le parole della gioia.
Cantare, ardere, fuggire, come un campanile nella mani di un pazzo.

Triste tenerezza mia, cosa diventi d’improvviso?
Quando son giunto al vertice più ardito e freddo
il mio cuore si chiude come un fiore notturno.

* * *

[He ido marcando con cruces de fuego
el atlas blanco de tu cuerpo.
Mi boca era una araña que cruzaba escondiéndose.
En ti, detrás de ti, temerosa, sedienta.
Historias que contarte a la orilla del crepúsculo,
muñeca triste y dulce, para que no estuvieras triste.
Un cisne, un árbol, algo lejano y alegre.
El tiempo de las uvas, el tiempo maduro y frutal.
Yo que viví en un puerto desde donde te amaba.
La soledad cruzada de sueño y de silencio.
Acorralado entre el mar y la tristeza.
Callado, delirante, entre dos gondoleros inmóviles.
Entre los labios y la voz, algo se va muriendo.
Algo con alas de pájaro, algo de angustia y de olvido.
Así como las redes no retienen el agua.
Muñeca mía, apenas quedan gotas temblando.
Sin embargo, algo canta entre estas palabras fugaces.
Algo canta, algo sube hasta mi ávida boca.
oh poder celebrarte con todas las palabras de alegría.
Cantar, arder, huir, como un campanario en las manos de un loco.
Triste ternura mía, qué te haces de repente?
Cuando he llegado al vértice más atrevido y frío
mi corazón se cierra como una flor nocturna.]

Titolo della poesia

Sto segnando da tempo

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