Incipit di “Mirella”, di Frédéric Mistral Sulle rive del Rodano, fra i pioppi ed i salici…

Sulle rive del Rodano, fra i pioppi ed i salici, in una povera casetta che si specchiava nell’acqua, abitava un canestraio che, con il suo figliolo, andava di fattoria in fattoria, per aggiustare ceste rotte e panieri sfondati.
Un giorno che padre e figlio andavano così per i campi, con i lunghi fasci di giunchi sulle spalle:
– Padre, – disse Vincenzo, – guarda il sole! Neri nuvoloni stanno per coprirlo. Se cresce il vento ci bagneremo, prima di arrivare a casa!
– Oh, – rispose il vecchio, – il vento agita le foglie, non pioverà… Se venisse dal Rodano sarebbe diverso.
– Quanta strada c’è per la fattoria degli Olmi?
– Sei miglia, – rispose il cestaio, – quello è il più grande podere della Grau! Ecco, non vedi il loro uliveto? C’è in mezzo qualche striscia di vigna e di mandorli. Ma il bello – riprese – (e di poderi simili non ce ne sono due sulla costa) il bello è che i filari sono tanti quanti sono i giorni dell’anno, ed in ciascuno gli alberi sono tanti quanti sono i filari.

Incipit

Mirella

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