Ogni volta che incomincio a scrivere su uno di questi esili quaderni che si possono così facilmente infilare in un tascapane, mi viene da pensare che, forse, non farò scorrere la matita sull’ultima pagina. Ne ho già completata un’intera serie con rapporti giornalieri, brevi osservazioni, rapidi disegni. Li tengo a casa, e immagino che più avanti, in tempi di pace, sarà bello poterli sfogliare in tutta tranquillità e intanto ricordare: così hai trascorso i tuoi giorni in quegli anni formidabili.
Incipit
Boschetto 125. Una cronaca delle battaglie in trincea nel 1918