Mio padre, l’Imperatore Padiscià, mi prese un giorno per mano, e io capii, grazie agli insegnamenti di mia madre, che era turbato. Mi condusse nella Galleria dei Ritratti, fino all’egoritratto del Duca Leto Atreides. Notai subito la forte rassomiglianza tra i due uomini: mio padre e l’uomo dell’immagine. Tutti e due avevano lo stesso volto sottile ed elegante, dominato dagli stessi occhi gelidi. “Principessa, figlia mia” disse mio padre, “quanto avrei voluto che tu fossi più vecchia quand’è venuto per quest’uomo il momento di scegliersi una moglie!” mio padre aveva settantun anni, a quel tempo, e non sembrava più vecchio dell’uomo del ritratto. Io avevo soltanto quattordici anni, e tuttavia ricordo di aver capito in quell’istante quanto mio padre avrebbe desiderato in segreto che il Duca fosse suo figlio, e quanto odiasse in realtà le necessità politiche che li rendevano nemici.[da “Nella mia casa paterna”, della Principessa Irulan]
Cit.
Dune