Finley & Figg si autoproclamava «studio legale boutique». La poco appropriata definizione veniva inserita con la massima frequenza possibile nelle normali conversazioni e compariva addirittura stampata nelle varie forme di pubblicità studiate dai due soci per attirare clienti. In tal modo si lasciava intendere che Finley & Figg fosse qualcosa di più del tipico studio da due soldi. Boutique, per suggerire uno studio dalle misure ridotte ma pieno di risorse e specializzato in un settore particolare. Boutique, qualcosa di raffinato e chic, come evocato dalla stessa parola francese. Boutique, per indicare uno studio legale felice di essere piccolo, selettivo e prospero.
Incipit
I contendenti