Incipit di “Di proprietà di una signora”, di Ian Fleming Per essere ai primi di giugno, era una giornata…

Per essere ai primi di giugno, era una giornata eccezionalmente calda. James Bond posò il pennarello grigio scuro col quale spuntava gli incartamenti avviati alla Sezione doppio zero e si tolse la giacca. Non si preoccupò di sistemarla sulla spalliera della sedia, e non gli passò neppure per la mente di alzarsi e di utilizzare l’appendiabiti che Mary Goodnight aveva fatto sistemare a proprie spese (maledette le donne!) dietro la porta verde che separava l’ufficio di Bond dalla segreteria. Non fece altro che lasciar cadere la giacca per terra. Perché mai avrebbe dovuto preoccuparsi di non sporcarla o di non gualcirla? Non c’era nessun lavoro in vista, che lui sapesse. Il mondo intero era in pace. Le notizie dall’interno e dall’esterno, da settimane, erano lavoro di normale amministrazione.

Incipit

Di proprietà di una signora

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