Incipit di “Missione Goldfinger”, di Ian Fleming James Bond stava seduto nella sala d’aspetto de…

James Bond stava seduto nella sala d’aspetto dell’aereoporto di Miami. Aveva già bevuto due bourbon doppi e ora rifletteva sulla vita e la morte. Anche se ammazzare la gente faceva parte della sua professione, la cosa non gli era mai piaciuta. Qaundo vi era costretto, cercava di farlo come meglio poteva e poi se ne dimenticava. Come agente segretoin possesso del raro prefisso “00” – l’autorizzazione a uccidere nel Servizio Segreto – era suo dovere mantenersi di fronte alla morte freddo come un chirurgo. Se doveva succedere, succedeva. Peggio, era un tarlo che rodeva il cervello.

Incipit

Missione Goldfinger

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